2012.04.16 – “Le Tecnologie abilitanti” di Margherita Bonanni

Pubblicato il 16 Aprile 2012 da admin

Margherita Bonanni
Con il "Progetto Fenice", grazie agli esperti del settore,  nel nostro Istituto si è iniziato a parlare di tecnologie abilitanti.  Che cosa sono le tecnologie abilitanti? Per comprendere  questo concetto basta pensare che ogni volta che nel corso della storia si sono verificati cambiamenti significativi in una tecnologia abilitante sono avvenuti una serie di cambiamenti strutturali che hanno aperto nuove opportunità di investimento e di sviluppo. In alcuni periodi della preistoria umana l'uso di materiali particolari ha condizionato la vita degli individui e dei popoli, il modo di coltivare la terra e di fare la guerra, così che questi periodi sono oggi conosciuti come età del bronzo, età del ferro, etc. Le  tecnologie abilitanti vengono anche definite  General Purpose Technology, GPT, cioè tecnologie pervasive che trovano applicazione in tutti i settori dell’economia e della società. Il Miur, (CNR Piano Triennale 2003 – 2005)  ha fornito indicazioni precise sulle modalità di presentazione delle attività scientifiche e delle risorse necessarie per svilupparle. Per questa ragione sembra opportuno fare una riflessione sulle tecnologie abilitanti che rappresentano il futuro portante della ricerca scientifica.

La UE nel VI Programma Quadro annovera le seguenti aree di concentrazione dell'azione europea nel settore scientifico tecnologico: 1_ Genomics and biotechnology for health 2_ Information Society technologies 3_ Nanotechnologies and nanosciences, Knowledge-based multi-functional materials and new production processes and devices 4_ Aeronautics and space 5_ Food Quality and Safety 6_ Sustainable development, global change and ecosystems 7_ Citizens and Governance in a Knoweldge-based society

Il Governo Italiano nel documento “Linee guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo” ha coniugato le indicazioni europee costruendo una interessante struttura basata sull'interconnessione tra aree produttive prioritarie e tecnologie abilitanti, nuove o già disponibili che siano, che stanno alla base dello sviluppo delle aree produttive suddette. Le Aree produttive che sono citate come prioritarie dal Governo sulla base di fattori quali impatto economico, impatto sulla spesa pubblica, impatto sociale, posizionamento competitivo etc. sono: 1. Sistemi di produzione 2. Informatica e telecomunicazioni 3. Energia 4. Ambiente 5. Trasporti 6. Agroalimentare 7. Salute 8. Beni culturali

Più nel profondo il Governo ha individuato anche l'insieme di quelle tecnologie abilitanti il cui ruolo è fondamentale per lo sviluppo delle Aree produttive sopra individuate: Tecnologie Abilitanti Miur 1. Biotecnologie 2. Informatica avanzata multimediale e distribuita 3. Microelettronica e sensoristica intelligente 4. Laser optoelettronica 5. Tecnologie biomedicali 6. Micro e nano tecnologie 7. Tecnologie dei materiali strutturali e funzionali 8. Processi separativi, tecnologie chimiche, elettrochimica 9. Fluidodinamica e tecnologia della combustione 10. Elettronica, sistemi di attuazione e controllo e reti 11. Robotica e sistemi avanzati di progettazione e fabbricazione

Al fine di offrire una panoramica sulle dimensioni dell’attività degli Istituti si è fatta un’analisi indipendente delle relative tecnologie e sono stati individuati i seguenti temi: Biotecnologie Tecnologie agricole e biotecnologie vegetali Informatica avanzata multimediale e distribuita Elettronica, sistemi di attuazioni e controllo e reti Microelettronica e sensoristica intelligente Laser optoelettronica Micro e nano tecnologie Tecnologie biomedicali Tecnologie dei materiali strutturali e funzionali Processi separativi, tecnologie chimiche, elettrochimica Fluidodinamica e tecnologia della combustione Robotica e sistemi avanzati di progettazione e fabbricazione Tecnologie di controllo del territorio Meteorologia e tecnologie di controllo del clima Tecnologie del mare Ricerche giuridico-economiche per i fenomeni dell’innovazione Ricerche umanistiche

La visione generale che emerge dal documento “Linee guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo” e dal presente Piano Triennale è armonica e strettamente correlata sia alla visione UE sia allo scenario che emerge a livello internazionale nel mondo della scienza e della tecnologia. Nei fatti, bioscienza, nanoscienza ed infoscienza sono le grandi parole chiave che caratterizzano le linee di azione formulate dal Governo e il presente piano. Dare un contributo significativo al Paese nello scenario sopra delineato significa muoversi lungo i quattro assi strategici individuati dal Governo: 1. Avanzamento delle frontiere della conoscenza

2. Sostegno della ricerca orientata allo sviluppo di tecnologie chiave abilitanti a carattere multisettoriale 3. Potenziamento della attività di ricerca industriale e relativo sviluppo tecnologico; 4. Promozione della capacità d'innovazione nei processi e nei prodotti delle PMI e creazione di aggregazioni sistemiche a livello territoriale.

Alla luce della logica di utilizzo degli strumenti suddetti, descritta nelle Linee guida Governo, lo sforzo del CNR nelle tecnologie abilitanti costituisce un asse sul quale la nazione può comunque contare, derivando esso dalla attività ordinaria e istituzionale dell’Ente. Nel primo capitolo quindi si presenta l’articolazione del CNR in aree scientifico – tecnologiche e in istituti, che all’interno di una certa area svolgono la propria attività prevalente. Si rammenta che il CNR opera secondo le seguenti cinque aree scientifiche: 1_ Scienze di base 2_ Scienze della vita 3_ Scienze della terra e dell’ambiente 4_ Scienze sociali ed umanistiche 5_ Scienze tecnologiche, ingegneristiche e dell’informazione.

La particolarità delle tecnologie abilitanti è che queste opportunità non riguardano soltanto il settore industriale o l’area di applicazione iniziale del cambiamento tecnologico, ma tutta l’economia nel suo insieme. Infatti la diffusione di una nuova tecnologia abilitante, oltre ad essere caratterizzata dalla comparsa di nuovi prodotti e di nuovi sistemi, evidenzia anche una nuova dinamica della struttura relativa dei costi degli input della produzione. La relazione tra cambiamento tecnologico e crescita economica di lungo periodo è stata ampiamente riconosciuta soprattutto nei filoni dell’economia istituzionale ed evolutiva che si basano su approcci più eterodossi rispetto a quelli dell'economia classica Nell'attuale periodo storico, la struttura economica e industriale dei paesi avanzati è profondamente influenzata dai cambiamenti che avvengono nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Ma esistono altre potenziali tecnologie abilitanti, per esempio le biotecnologie e le nanotecnologie, la cui evoluzione e diffusione nel sistema socio-economico può generare nel prossimo futuro nuovi fenomeni di crescita e di sviluppo. La National Science Foundation (NSF) americana prevede che il prossimo futuro sarà dominato dal paradigma della convergenza tecnologica tra ICT, biotecnologie, nanotecnologie e neuroscienze (convergenza che ha dato vita a nuove discipline come la neuroinformatica), che sta già orientando gli investimenti in ricerca e innovazione nella Silicon Valley e in altre aree high-tech degli Stati Uniti. Oggi la competitività di un paese dipende sempre di più dalla capacità di individuare ed esplorare le traiettorie tecnologiche emergenti. Questa capacità è basata su efficaci politiche per la scienza e la tecnologia, sul technology foresight, sulle consultazioni pubbliche, etc. In questa direzione si sta muovendo la Commissione Europea, che con il Piano di Azione per la Ricerca ha proposto la creazione di Piattaforme Tecnologiche Europee relative ad alcune tecnologie chiave. L’istituto Tecnico Industriale Montani, come ha sempre fatto dal 1854, vuole preparare gli studenti  a comprendere ed utilizzare le tecnologie abilitanti  per la crescita competitiva e sostenibile che le imprese italiane dovranno impiegare per confrontarsi sui mercati. L’offerta formativa quest’anno 2012/2013  è caratterizzata  da sei indirizzi perfettamente in linea con le tecnologie abilitanti e le esigenze lavorative del territorio: •  Agraria, agroalimentare e agroindustria • Chimica, Materiali e Biotecnologie • Elettronica ed Elettrotecnica • Informatica e Telecomunicazioni • Meccanica, Meccatronica ed Energia • Trasporti e logistica

Margherita Bonanni

 

 

 

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