2016.03.26 – I Numeri allarme dell’economia fermana (e qualche piccola speranza) di Luca Romanelli

Pubblicato il 28 Marzo 2016 da admin

Luca Romanelli - Presidente anno 2015-2016

Luca Romanelli - Presidente anno 2015-2016

L’espressione la prendo a prestito da Gianni della Casa, ottimo neo-dirigente del Comune di Fermo (e prima della Provincia). L’ha usata presentando ieri “Fermo0-99+”, forse il primo serio tentativo di programmazione strategica di investimenti pubblici per il rilancio di un’economia locale da anni in letargo. O forse, come ha detto della Casa riferendosi al capoluogo, una “non economia”.

I Numeri Allarme rivelano in estrema sintesi il gap crescente tra il nostro territorio e le parti d’Italia che sono più agganciate al treno dell’economia globale, a cominciare dalle alcune provincie marchigiane:

REDDITO (valore aggiunto) PROCAPITE euro 2014 – Fermo: 20.193; Ancona: 24.624; Bologna: 34.177; Milano:  47.355. Siamo sempre più vicini ad Agrigento (12.001) che a Milano. Infatti:

CALO DEL REDDITO 2011-2014 - Fermo: -6,0%; Marche: -4,7%; Italia: -3,1%. Nel 2015 il nostro divario è sicuramente aumentato per la crisi delle esportazioni in Russia.

Ci siamo detti da anni in mille sedi che la nostra economia è debole perché dipendiamo da una manifattura che non sa innovare, e non riusciamo a far decollare il terziario. I Numeri Allarme che ce lo dicono sono:

PERCENTUALE DI LAUREATI – Fermo: 9,8%; Ancona:15,4%; Italia: 12%.

EXPORT HIGH TECH – Fermo: 0,1%; Ancona; 0,5%; Italia:1%. Siamo a zero nell’alta tecnologia con pochissime nuove imprese innovative.

PESO DEL TURISMO SUL PIL – Fermo: 4% ca; Italia:10% ca. Con le spiagge e il patrimonio culturale cha ci ritroviamo.

Il progetto “0-99+” è un segnale di speranza in un territorio che non ha mai saputo far squadra. Intende mobilitare 9 milioni di euro di investimenti per creare un circuito di turismo “esperienziale” nel capoluogo e un mini-incubatore per imprese che si dedicano alla ricerca per la valorizzazione del patrimonio culturale e nelle industrie creative. 26 aziende hanno dato la loro disponibilità a co-finanziare gli investimenti. Ha come obiettivo un aumento dell’occupazione, prevalentemente giovanile e maggiormente educata, i circa 1000 unità.

Alla Sala dei Ritratti non c’era quasi nessuno, ma è stata condotta una campagna di ascolto prima di elaborare il progetto. Speriamo che l’accidia non vinca un’altra volta.

Luca Romanelli

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