2014.11.21 – “Disturbi del sonno: Russamento e Apnee” di Simonetta Calamita

Pubblicato il 23 Novembre 2014 da admin

Simonetta Calamita

Simonetta Calamita

Il Russamento è un disturbo notturno comune che in molti casi mette a dura prova il rapporto con il partner.

L'eccessiva sonnolenza diurna è causa di molti incidenti domestici, sul lavoro e sulla strada. Infatti chi durante la notte è affetto di russamento e da apnee nel sonno, di giorno tende ad addormentarsi più facilmente quando svolge attività monotone, come spesso avviene nel guidare l'auto. In queste persone gli incidenti sulla strada sono di 7 volte superiori alla media e il 24% di essi riferisce di essersi addormentato mentre guidava.

Chi è che presenta più facilmente questi disturbi respiratori nel sonno?

L'età più colpita è tra i 40 ed i 65 anni con prevalenza nel sesso maschile rispetto a quello femminile. Il sovrappeso, l' obesità, il fumo, il collo grosso sono fattori spesso associati e per fortuna potenzialmente modificabili.

E perchè si russa e si hanno apnee nel sonno?

Le strutture che determinano questa patologia sono il naso, il palato, il faringe che spesso contribuiscono insieme, con il loro restringimento, a creare questi problemi nel sonno. E' possibile vedere dove avviene il restringimento o il collasso di dette strutture con le moderne tecniche di endoscopia. La più comune è quella, a paziente sveglio in ambulatorio, di passare dal naso con uno strumento flessibile a fibre ottiche che, simulando una inspirazione a naso e bocca chiusa, ci permette di vedere dove avviene il restringimento od il collasso delle vie aeree. Ancora più approfondito è l'esame durante narcosi, senza essere intubati, (SLEEP ENDOSCOPY) che va eseguito in sala operatoria con la presenza di Anestesista. Con un prodotto che induce il sonno (PROPOFOL), iniettato endovena, il paziente comincia ad addormentarsi e la profondità dell'addormentamento è valutabile con un apparecchio apposito (BIS), che si mette come un caschetto sul capo della persona. Durante questo esame, che poi si svolge come quello che abbiamo descritto da svegli con l'endoscopio flessibile, si hanno dati importanti della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, della ossigenazione durante il russamento le apnee nel sonno. Dati ancora più completi si possono ottenere con la Polisonnografia. Una volta accertato quale o più spesso quali settori determinano questi disturbi/malattia si decide come intervenire. La scelta delle terapie, che sono molto numerose, si basa su una serie di indici tecnici che vanno rispettati. I casi lievi possono essere trattati ambulatorialmente con inserzioni di materiali inerti su palato (es. PILLAR) o con piccole causticazionicon LASER o con RADIOFREQUENZA (non radioattività ma onde radio!). Nei casi medio gravi, che sono i più frequenti, si dispone di apparecchi meccanici (CPAP) che durante la notte provocano una pressione positiva continua e che si applicano come una maschera sul naso e sulla bocca. La terapia chirurgica tende a rimuovere le ostruzioni nasali con intervento di turbinosettoplastica, di apertura dello stretto superiore del faringe con intervento di faringoplastica anteriore e faringoplastica laterale. Nei casi più gravi si arriva ad interventi sul collo (sospensione tiroidea, intervento di CHABOLLE, tracheotomia SKIN LINED) e da poco tempo anche dalla bocca con il ROBOT DA VINCI (TORS). Infine quando esistono problemi collegati a malformazioni mascellari si possono adottare protesi endorali (OA) e tecniche chirurgiche di avanzamento della mandibola e del mascellare superiore.

Anche i bambini possono presentare russamento e apnee nel sonno.

A parte rari casi dovuti a malformazioni cranio facciali, anomalie neurologiche o cardiologiche, la maggior parte dei casi è dovuta ad un marcato ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi, nel quel caso se ne consiglia l'asportazione chirurgica.

Dott. Simonetta Calamita, Specialista in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico Facciale

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Calamita - sonno

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