2014.09.04 – “Case di terra nel Fermano” di Angelica Malvatani

Pubblicato il 07 Settembre 2014 da admin

Angelica Malvatani

Angelica Malvatani

Sono il simbolo del nostro carattere, dell’attaccamento che abbiamo alla terra e alle tradizioni. Le case di terra sono il risultato di un mondo contadino a cui dobbiamo molto di ciò che siamo oggi. Carlo Verducci e Giocondo Rongoni hanno girato per il territorio, per ricostruire un pezzo per volta una storia grande. Ne è uscita una mappatura, finita poi nella mostra che si è tenuta di recente a Villa Vitali, il racconto di case che erano simbolo di miseria, di lavoro e di marginalità e che per questo si è finito per dimenticare, per cercare di cancellare. “Eppure le case di terra fanno parte della nostra storia, della mezzadria, ce ne sono dalla Pianura Padana e giù fino in Basilicata, in Calabria, passando per l’Abruzzo e per la Toscana per arrivare da noi, soprattutto nelle Marche del sud. Tre i grandi periodi di sviluppo, ha ricordato Verducci, nel basso medioevo, nel 1300 e su fino al ‘700, col grande sviluppo dell’agricoltura”. Un’esperienza grande, nella zona di Sant’Elpidio a Mare erano di terrà nel ‘700 circa il 40% delle case e a Fermo il 20%, a Montegranaro su 450 abitazioni, 181 erano ‘atterrate’. “La maggior parte di tali manufatti la ritroviamo sulla fascia collinare, hanno finestre piccole e il tetto realizzato con le travi perché era richiesto al tetto di proteggere al massimo le facciate dell’abitazione dalle intemperie. Spesso erano le donne a impastare la terra necessaria a realizzare la casa, più abituate nelle azioni necessarie a rendere il materiale duttile e malleabile. La famiglia dunque provvedeva da sé a realizzare al casa ed è straordinario pensare che potevano attraversare il tempo e durare anche un secolo intero. Oggi nella provincia di Fermo ne abbiamo rinvenute circa 54, alcune in buono stato, altre ormai perse. C’è una famiglia di inglesi che ne abita una a Alteta di Montegiorgio ed è stato dimostrato che proteggono dalle radiazioni ionizzanti, oltre a mantenere costante la temperatura d’estate come d’inverno”. Una storia che si è chiusa negli anni 50 del secolo scorso ma che ha ancora molto da dire al futuro, per la struttura, la solidità che non ti aspetteresti. Le fotografie che hanno accompagnato la mostra di Villa Vitali sono state realizzate da Romano Folicaldi, grande maestro delle immagini, che ha saputo cogliere il fascino delle case di terra, dense della storia che appartiene a ognuno di noi.

Angelica Malvatani  

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