2014.02.14 – “La diagnosi si fa seguendo il Dottor House” di Alessandra Pompei

Pubblicato il 15 Febbraio 2014 da admin

Alessandra Pompei

Alessandra Pompei

Il caso clinico pareva sicuramente dei più complessi.

Un paziente di 55 anni, operato per la sostituzione di protesi d'anca con posizionamento di una nuova protesi in metallo e plastica al posto di quella in ceramica, è andato incontro a scompenso cardiaco ingravescente, alterazioni della funzione tiroidea, cali della vista e dell'udito oltre a febbre apparentemente senza causa.

La diagnosi è arrivata alcuni anni dopo, grazie all'intuizione di un medico che ha ricordato un caso simile visto in Tv nell'ambito della serie "Dottor House".

A raccontare la vicenda sono gli specialisti dell'Università di Marburg, in Germania, che hanno pubblicato il racconto di quanto avvenuto su The Lancet.

L'equipe dei medici ha preso spunto per l'approccio diagnostico da un malato che da tempo non mostrava alcun giovamento dalle diverse terapie fatte proprio da una puntata della fortunta serie televisiva.

Nella finzione, una vicenda simile era accaduta ad una persone che aveva avuto chiarissimi i sintomi, peraltro molto simili, legati ad un avvelenamento da cobalto.

La stessa situazione si è verificata nel paziente tedesco, che è andato incontro ad un'intossicazione legata alla sostanza rilasciata dai detriti creatisi nella parte metallica della protesi che aveva sostituito quella più datata, in ceramica. Da quell'intuizione sono giunte poi le cure più appropriate. Il malato è stato inviato da un ortopedico che ha provveduto a sostituire nuovamente la protesi, impiantandone una di ceramica.

Dopo quell'intervento, il cuore ha ripreso a funzionare normalmente e sono scomparse anche le altre alterazioni.

Alessandra Pompei

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