2013.11.09 – “LA CRISI IN SIRIA, L’ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI BOLOGNA ED IL ROTARY INTERNATIONAL (Emilia Romagna e Repubblica di San Marino ed il Fermano, Distretto 2090)” di Alberto Breccia Fratadocchi

Pubblicato il 09 Novembre 2013 da admin

Alberto Breccia Fratadocchi

Alberto Breccia Fratadocchi

Il presente breve rapporto è stato redatto al fine di far conoscere una delle maggiori attività internazionali dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna che ha avuto successo e risonanza in Italia ed all’Estero,coinvolgendo anche il Rotary International  con i Distretti 2071 e 2090

Sin dalla fine del 2004 l’impegno degli Accademici Chimici è stato quello di sostenere l’operato e la pubblicizzazione dell’attività dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (O.P.C.W.) veramente intensa e dal punto organizzativo perfetta.

L’Organizzazione ha tre obiettivi principali:

 Eliminare e distruggere tutti gli arsenali chimici mondiali

Impedire che si costruiscano e si usino tutte le possibili armi chimiche nel Mondo e per questo deve controllare tutta la produzione mondiale della Chimica.

Contribuire a mantenere la Pace nel Mondo, che è l’obiettivo principale delle Nazioni Unite e sviluppare nell’opinione pubblica una cultura della Pace basata su principi etici umanitari.

Il primo passo per raggiungere pienamente gli obiettivi era ed è l’adesione e la ratifica di tutti gli Stati alla Convenzione sulle Armi Chimiche (C.W.C.). Dopo l’adesione e la ratifica il controllo della presenza di arsenali chimici e di impianti di produzione  e quindi la loro distruzione passa dalla sovranità del singolo Stato a quella della O.P.C.W.. A tutt’oggi 190 Stati hanno aderito e ratificato al Convenzione. Ossia il più alto numero di adesioni dopo quelle dell’ONU.

In Agosto 2013 dopo l’attacco con armi chimiche in Siria e la minaccia di rappresaglia degli Stati Uniti e la controminaccia della Russia con lo schieramento delle loro flotte nel Mediterraneo orientale, il pericolo di una guerra mondiale si è fatto immanente.

E’ iniziata immediatamente una fortissima azione diplomatica del Segretario delle Nazioni Unite e del Direttore Generale della OPCW sul Presidente della Siria  perché permettesse la visita di controllo degli Ispettori della OPCW e della Organizzazione Mondiale della Sanità sui luoghi del bombardamento chimico.

La OPCW metteva in allarme i suoi Laboratori ed i suoi Ispettori e tutta la possibile organizzazione per iniziare immediatamente i controlli, appena avuta l’autorizzazione dal Governo della Siria.

Nel frattempo la OPCW chiedeva  un supporto a tutte le Organizzazioni non Governative associate associate alla OPCW e quindi anche all’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna di  far conoscere all’Opinione Pubblica il loro sforzo diplomatico ed organizzativo.

E’ ormai noto che la Siria ha prima dato il consenso al controllo della zone bombardate poi ha aderito e ratificato la Convenzione per le Armi Chimiche e quindi ha pienamente collaborato alla verifica ed alla messa in sicurezza dei 23 siti con gli arsenali chimici, alla distruzione degli impianti di produzione delle armi chimiche o alla loro trasformazione,

Il 9 Ottobre 2013 il Comitato per il Premio Nobel per la Pace di Oslo ha conferito giustamente il Premio alla Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche.

L’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna ha costantemente seguito l’attività della OPCW e del Suo Direttore Generale sin da Agosto 2013 determinante per impedire un allargamento del conflitto in Siria e nel Medio Oriente  pieno di gravissime incognite,  promuovendo interviste nella Stampa , un Seminario nazionale in Accademia  e coinvolgendo anche l’Università di Bologna, con la Facoltà di Chimica Industriale in primo luogo, ed  il Rotary International dell’Emilia Romagna e San Marino e del Fermano ( Distretto 2090) che fanno  parte  della maggiore Organizzazione non Governativa mondiale, quale è il Rotary.

La collaborazione dell’Accademia delle Scienze di Bologna con la OPCW  è sempre stata molto forte sin dal 2004. L’ Accademia ha sempre sostenuto che la OPCW dovesse avere il Premio Nobel per la Pace per le sue finalità, la sua perfetta organizzazione e per i Principi Etici di collaborazione internazionale.

Per  questo l’Accademia ha presentato per ben tre anni , nel 2007-2008-2009, al Comitato per il premio Nobel per la Pace  di Oslo, la proposta di assegnazione del Premio alla  Organizzazione  per la Proibizione delle Armi Chimiche, ponendo così l’Organizzazione all’attenzione internazionale del Premio Nobel per la Pace.

Alberto Breccia Fratadocchi, PDG e Accademico Benedettino Emerito

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