2012.09.07 – “Intervista alla Preside dell’Istituto comprensivo di Monte Urano e dell’IPSIA di Fermo Stefania Scatasta” di Angelica Malvatani

Pubblicato il 08 Settembre 2012 da admin

Angelica Malvatani

Stefania Scatasta

Una sfida doppia, un impegno che si snoda su quattro comuni del fermano, dentro scuole molto diverse tra loro. Stefania Scatasta sarà per il prossimo anno scolastico alla guida dell'istituto comprensivo di Monte Urano che riunisce le scuole materne, elementari e medie, sparse tra la stessa Monte Urano, Rapagnano e Torre San Patrizio. Totale, 1250 studenti che la dirigente si appresta a gestire, mantenendo anche la reggenza dell'Ipsia Ricci di Fermo. La sfida doppia, da affrontare con energia e con un carattere fermo, con positività e capacità di comprensione, tutte caratteristiche che non mancano alla dirigente fermana. Da che parte si comincia per creare una nuova identità, ad una realtà scolastica che esiste ufficialmente dal primo settembre 2012? “Intanto, essendo stata alla guida della direzione didattica di Monte Urano, ero già abituata a gestire le altre sedi e il rapporto con la scuola media per un discorso di continuità della formazione. Dunque non c'è un totale disorientamento, certo è che c'è una realtà da armonizzare, con docenti storici e nuovi insegnanti, in un dialogo che è già partito, con i fiduciari di ogni plesso. Criticità ce ne sono, è chiaro che bisogna imparare a gestire una complessità diversa, so però che posso contare su personale motivato e attento”. All'Ipsia c'era già un clima molto positivo, docenti e personale si sono molto spesi perché l'esperienza di Stefania Scatasta non si interrompesse al primo anno di reggenza. Reggenza confermata, per 530 studenti che però non bastano per avere una presidenza autonoma. “E mi sono commossa per il loro affetto. So che, nonostante le difficoltà che i professori vivono in questo momento storico, posso contare su docenti attenti e preparati, propositivi, capaci anche di gestire le difficoltà che i ragazzi hanno durante l'adolescenza, in una scuola che ha anche la presenta di tanti alunni di origine straniera e quindi con un problema di integrazione da affrontare”. Tante le novità dal punto di vista logistico, a partire dai laboratori. “Siamo purtroppo ancora in pieno cantiere, alcune aule su cui contavamo non saranno pronte prima di dicembre ma potremo in compenso contare sui laboratori di meccanica, che lasciano la vecchia sede con tutti i problemi di trasporto che avevamo prima, così come quelli della moda che si spostano dal biennio del Montani. Certo, abbiamo quattro sezioni in più, legate agli indirizzi che partono, quello legato al benessere e quello per gli stilisti di moda o di calzature, ma siamo positivi, affrontiamo con ottimismo le difficoltà che arriveranno, giorno dopo giorno”. Un aspetto che considera già positivo. “Il bel rapporto che si è creato anche con le famiglie degli studenti che partecipano, vengono coinvolte in assemblee alle quali si presentano praticamente tutti, in una collaborazione educativa che è fondamentale a quell'età. Stiamo lavorando perché si capisca che un istituto professionale forma uomini e donne, col saper fare ma non soltanto”.

Angelica Malvatani

 

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