2012.07.10 – Teodorico Pedrini – (Fermo, 1671 – Pechino, 1746) – “Il missionario musicista alla corte di Pechino” di Giovanni Martinelli

Pubblicato il 10 Luglio 2012 da admin

Giovanni Martinelli

Figlio di un benestante notaio, Teodorico Pedrini nacque a Fermo il 30 giugno 1671. Entrò nella Congregazione della Missione e prese gli ordini minori del 1690, per poi laurearsi nella sua città due anni dopo. Convittore nel Collegio Piceno a Roma, la notte di Pasqua del 1698 fu ordinato sacerdote in San Giovanni in Laterano e aderì alla Congregazione di San Vincenzo de’ Paoli entrando nella comunità lazzarista al Celio. Nel 1702 partì per la missione in Cina come inviato di Propaganda Fide, ma il suo viaggio fu una lunga peregrinazione durata ben nove anni. Lasciato a terra a Parigi nonostante facesse parte della delegazione papale, si imbarcò in una missione francese verso l’America del sud; fu in Perù, poi in Messico, ancora alle Marianne fino alle Filippine, e dopo un passaggio a Macao nel febbraio 1711 arrivò finalmente a Pechino. Subito ammesso alla corte imperiale, fu il primo missionarioche, nell’ambito dei rapporti fra la corte imperiale e il papato, si occupò con chiarezza della controversia sui riti cinesi, in contrasto con la posizione tollerante dei gesuiti che, sull’esempio di padre Matteo Ricci, consentivano ai convertiti locali l’adattamento dei riti cattolici alle usanze derivanti dai riti confuciani. Per anni della questione si dibatté animosamente anche a Roma, e la vertenza si chiuse soltanto nel 1742 con la condanna da parte della Santa Sede dei riti confuciani. Rifiutandosi nel 1721 di firmare la relazione della legazione pontificia Diarium Mandarinorum, padre Pedrini per due anni fu in clausura forzata dai gesuiti francesi, e fu liberato per intervento del nuovo imperatore. A Pechino, in una grande casa di sua proprietà che poi donerà a Propaganda Fide, fondò la prima chiesa gesuitica di Xitang che, più volte distrutta nei secoli successivi, è ancor oggi esistente in una delle maggiori arterie della capitale. Te Li-Ko, il nome cinese di padre Pedrini, fu anche un valente musicista, cosa che gli facilitò l’accesso primain Cina poi a corte, dove fu insegnante dei tre figli dell’imperatore Kangxi. Costruì strumenti musicali, adattò quelli della tradizione cinese, fu coautore, insieme al gesuita portoghese T. Pereira, del primo trattato di teoria musicale occidentale pubblicato in Cina (Lülü Zhengyi- Xubian, 1714), che permette di considerarlo come il promotore dell’introduzione della musica occidentale in oriente. Riscoperte di recente, fu autore anche di sonate e temi musicali, il più importante le Dodici sonate a violino solo col basso del Nepridi, manoscritto conservato nella Biblioteca nazionale di Pechino. Restò in Cina fino alla morte, avvenuta a Pechino il 10 dicembre 1746. Fu seppellito a spese dell’imperatore.

Giovanni Martinelli

Teodorico Pedrini

     

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