2012.01.18 – “L’oratorio come luogo di incontro” di Angelica Malvatani

Pubblicato il 18 Gennaio 2012 da admin

 

Angelica Malvatani

L'oratorio come luogo di incontro, spazio per giocare, per capire, per riflettere. Un luogo che diventa comunità e che ha come scopo il sorriso dei bambini, quei sorrisi belli, rasserenanti. Sono 51 gli oratori della Diocesi di Fermo, una realtà enorme che coinvolge almeno .3000 giovani e giovanissimi. Un servizio che è veramente radicato nel sociale, visto che ogni oratorio ha un progetto educativo e un obiettivo, l'incontro col cuore dei ragazzi. Per questo l'Arcivescovo di Fermo, Luigi Conti, ha ritenuto essenziale avviare un dialogo con gli Ambiti sociali, ben sette quelli che rientrano nel territorio di competenza della Diocesi, la più grande delle Marche. Alla riunione, necessaria per confrontarsi in maniera diretta sulle diverse realtà parrocchiali ed oratoriane dei molti comuni facenti parte dell’Arcidiocesi di Fermo, ha partecipato Don Sebastiano Serafini, presidente del Coordinamento Oratori Fermani, che ha raccontato le tante attività fin qui svolte e le prospettive per il prossimo anno: “Il Vescovo ha voluto soprattutto insistere, ha sottolineato don Sebastiano, sul valore profondamente educativo degli oratori, molti dei quali sono nati proprio sulla spinta delle famiglie che sentivano il bisogno di avere una realtà di supporto alla loro missione educativa. In particolare, l'incontro con i sette coordinatori d'Ambito del territorio diocesano è stato utile anche ad impostare un dialogo, a capire che il confronto tra realtà che si occupano di sociale è fondamentale e può creare nuove possibilità di sviluppo”. Impressionanti i numeri e le storie che emergono attorno agli oratori che riguardano anche la zona di Civitanova Marche, l'area montana, alcuni comuni dell'ambito di San Benedetto del Tronto. L'excursus di don Sebastiano è stato fondamentale per stabilire la reale situazione degli oratori sia in riferimento alla loro realizzazione e crescita nel territorio che per il loro sviluppo. Ci sono luoghi con una storia consolidata e altra che sono nati da poco, oratori grandi e meno grandi, spazi che hanno dato ai ragazzi obiettivi e interessi, voglia di giocare e di stare insieme in armonia. Di fronte ai dati presentati sulle realtà monitorate, Monsignor Conti ha constatato il grande risultato di integrazione e collaborazione che gli oratori hanno raggiunto sul territorio, arrivando ad uno sviluppo e ad una presenza così capillare come non si riscontra in nessun altra realtà italiana: “Gli oratori, ha sottolineato il Vescovo, affrontare le difficoltà comuni a tutte le realtà parrocchiali territoriali, ovvero la crisi della famiglia che diventa sempre più monogenitoriale, le  difficoltà lavorative che rendono il genitore sempre più itinerante ed assente, lo scontro tra culture diverse che si dividono spazi sempre più interconfessionali, dunque non può che essere positivo il riscontro dei rappresentanti degli Ambiti Territoriali Sociali che confrontandosi hanno evidenziato quanto sia importante la presenza degli oratori per le famiglie che trovano in essi quel servizio che è “l’accompagnamento nell’educazione ai giovani”. Gli oratori fermani sono legati insieme attorno ad un Coordinamento, presieduto da don Sebastiano Serafini, fin dal 2008. La relazione del giovane sacerdote si riferisce al triennio dal 2009 al 2011, attorno al progetto “Oratoriamo”. L'obiettivo di ogni oratorio è ricomporre la frattura tra le generazioni costruire nuove progettualità attorno alla responsabilità educativa della comunità parrocchiale, creare reti tra oratori ma anche verso l'esterno, verso il mondo. Tanti i giovani e giovanissimi che sono in giro per l'Europa, attraverso progetti di scambio e di confronto tra oratori, grazie ai rapporti che il Coordinamento fermani è riuscito a stringere. Sui 51 oratori censiti, 38 sono entrati nella rete del coordinamento, 6 sono stati attivati nel 2011 in via sperimentale, 11 sono in fase di ridefinizione, 9 seguono un proprio percorso e 4 devono ancora concretamente partire. Circa 3000 i ragazzi che frequentano questi spazi, la metà dei quali frequenta le scuole elementari, il 32% le medie, il 17% le superiori e il 4% ha più di 18 anni. Sono 250 gli educatori coinvolti, oltre la metà dei quali non ha più di 30 anni. Dunque un movimento giovane e attivo, ci sono stati convegni e corsi di formazione, attorno ai grandi temi scelti di volta in volta dal coordinamento, molti dei quali vissuti insieme allo stesso Arcivescovo Conti. Particolarmente vivace l'anno 2010, con il gemellaggio che si è venuto a creare con la Fondazione Oratori Milanesi e la Prima festa degli oratori fermani che si è tenuta al San Carlo, a Fermo. E ancora, lo sport, i concorsi, la realizzazione del sito internet www.oratorifermani.it, i laboratori teatrali, i giornalini realizzati, i corsi di cucina, di fotografia, di giocoleria, di ogni cosa potesse interessare ai giovanissimi. Tra il 2010 e il 2011 tanti giovani hanno avuto l'occasione di partecipare a momenti di incontri in Lituania, a Malta, in Belgio e in Spagna, fino all'incontro dello scorso dicembre, a Fermo, con i responsabili di tanti oratori europei che si sono dati appuntamento a Villa Nazareth per giorni di confronto importanti.

Angelica Malvatani

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