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2011.09.09 – Provincia di Fermo – TUTELARE LE PROVINCE E LE LORO FUNZIONI: UNA GRANDE SFIDA DEMOCRATICA

Pubblicato il 09 Settembre 2011 da admin

Il Disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle province approvato oggi dal Consiglio dei Ministri costituisce una iniziativa grave e contro gli interessi del Paese e dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, l’assoluta inadeguatezza di questo Governo che ancora una volta insegue le derive demagogiche senza preoccuparsi di seguire un coerente disegno per una necessaria riforma dell’architettura istituzionale della nostra Repubblica. Il Disegno di legge del Governo - che nell’immediato comporta una delegittimazione delle Province quali Istituzioni costitutive della Repubblica e degli amministratori provinciali eletti direttamente dal popolo e non nominati dalle forze politiche - determinerà, se verrà approvato, un sicuro aggravio della spesa pubblica perché non potranno essere abolite le tante funzioni che vengono esercitate dalle Province medesime ed il personale preposto al loro esercizio dovrà essere ricollocato con maggiori oneri. Inoltre, getterà il Paese nel caos in quanto, secondo le intenzioni del Governo, le funzioni dovranno essere esercitate da forme associative per l’esercizio delle funzioni di governo di area vasta che, inevitabilmente, determineranno la creazione di organismi più numerosi e costosi delle Province stesse. E sicuramente si aprirà la strada alla gestione da parte di Agenzie, Società ed Enti di tutte le competenze pubbliche oggi amministrate dalle Province mettendole in mano così a Consigli di Amministrazione, Dirigenti e Manager che, al di fuori di ogni controllo democratico, consentirà ai soliti noti di avere le mani libere per lucrare sui servizi essenziali ai cittadini. Inoltre, questa scelta costituisce un vulnus alla rappresentanza democratica dei territori in quanto la gran parte dei corpi sociali è organizzata a livello provinciale, mentre si fa venire meno l’Istituzione democratica che dovrebbe rappresentarli. Siamo disponibili a confrontarci e non ci tireremo indietro rispetto all’esigenza di una profonda riforma che riguardi tutte le Istituzioni della Repubblica, a partire dal Parlamento, ma le Province non possono essere considerate il capro espiatorio per risolvere i problemi dei costi della politica anche perché su detti costi si è già intervenuti in modo drastico, mentre nulla è stato fatto per gli altri livelli istituzionali (è sufficiente confrontare le indennità dei parlamentari e dei consiglieri regionali con quelle dei Presidenti, Assessori e Consiglieri Provinciali). Ovviamente continueremo a lavorare con la massima determinazione nel rispetto del mandato ricevuto dal corpo elettorale e,  nella consapevolezza che l’Istituzione Provincia è utile e necessaria al Paese, metteremo in campo ogni iniziativa per evitare che il Parlamento approvi qualsiasi proposta di soppressione di questa Istituzione e che invece proceda ad un riordino del sistema istituzionale italiano coinvolgendo tutti i soggetti interessati (Upi, Anci, Conferenza delle Regioni) per consegnare alle future generazioni un Paese moderno ed efficiente dove, tra l’altro,  si possa distinguere tra i costi della democrazia (necessari) e i costi della politica (da evitare). E siamo sicuri che potremo vincere questa sfida per la democrazia se avremo i cittadini al nostro fianco che, siamo certi, sapranno manifestare l’apprezzamento per l’impegno di Istituzioni a loro vicine, sapranno indurre tutte le forze politiche ad una maggiore responsabilità per poter adottare decisioni nell’interesse del Paese e sapranno  reagire alle campagne denigratorie di commentatori e/o opinionisti non sempre disinteressati e/o in buona fede. Il Presidente On. Avv. Fabrizio Cesetti

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