2011.03.11 – Il Rotary Club di Fermo e il Lions Club di Fermo-Porto San Giorgio per sensibilizzare le autorità del territorio sulla necessità di realizzare un Centro diurno per i malati di alzheimer

Pubblicato il 13 Marzo 2011 da admin

Angelica Malvatani

Un momento per riflettere insieme, per sognare un futuro migliore, per costruire una speranza a tanti malati di Alzheimer e alle famiglie che hanno la vita sconvolta dalla malattia. L’iniziativa è del Rotary club di Fermo insieme con il Lions di Fermo e Porto San Giorgio, il progetto per sensibilizzare il territorio va avanti da tempo, nei giorni scorsi c’è stato il sostegno forte di un testimonial d’eccezione, il regista Pupi Avati. La serata è stata organizzata al teatro comunale di Porto San Giorgio, attorno al film di Avati “Una sconfinata giovinezza”, che proprio del dramma dell’Alzheimer parla. Teatro pieno fino all’ultimo  ordine dei palchi, prima della proiezione del film c’è stato il tempo delle parole e delle promesse che dovranno diventare realtà. Per primo ha preso la parola Lorenzo Papetti, presidente del Rotary, ha spiegato l’interesse del club per una problematica forte e complessa com’è l’Alzheimer: “Si tratta di una malattia che ha bisogno di risposte complesse, i malati devono avere l’attenzione necessaria a far sì che la malattia progredisca il più tardi possibile, servono strutture per l’accoglienze e personale qualificato. In questo senso abbiamo avuto importanti contributi dal direttore di zona, Gianni Genga, da don Vinicio Albanesi, dall’associazione Famiglie Malati di Alzheimer, con lo scopo comune di creare un centro diurno di accoglienza nel territorio fermano. Abbiamo allargato il nostro progetto agli altri club Rotary del fermano, in particolare a quello di Porto San Giorgio Riviera fermana, mentre è già in piedi e funziona la collaborazione con i Lions presieduti da Valerio Vagnozzi”. All’incontro di Porto San Giorgio è intervenuto anche il sindaco di Porto San Giorgio che ha dato la sua disponibilità a concedere per il centro diurno Villa Murri. Alla fine del film, toccante commento alla pellicola da parte del regista, anche autore del libro da cui il film è tratto. Avati ha sottolineato che è l’amore la medicina di base per curare la malattia, dilagante nel nostro tempo. La serata è proseguita con la cena all’hotel Royal, con una conferenza dello stesso Avati che si è raccontato con ironia e leggerezza. Alla serata sono intervenuti anche gli attori del film “il cuore grande delle ragazze”, Micaela Rmaazzotti, Cesare Cremonini, Gianni Cavina, Andrea Roncato. Presente anche il produttore, Antonio Avati, il prefetto Emilia Zarrilli, l’onorevole Remigio Ceroni, il direttore della Carifermo Kohn, il presidente dell’ordine degli avvocati, Francesca Palma.

Manifestazione al Teatro Comunale di Porto San Giorgio

 

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