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Corea del Nord: un Paese eremita

Pubblicato il 24 Gennaio 2008 da admin

bignami-mauroSerata storica quella del 30 novembre organizzata dal Rotary Club di Fermo, nella quale il dr. Massimo Urbani, medico, già corrispondente Consolare e coordinatore degli affari italiani in Corea del Nord per dieci anni, ha parlato ai numerosi soci e ospiti sul tema: ‘Corea un paese eremita; immagini ed esperienze in un paese in bilico fra tradizione e tecnologia’. Una veloce panoramica storica e, soprattutto, una interessante illustrazione del processo di riunificazione in atto fra la Corea del Nord con quella del Sud, ancora tagliata in due dal 38° parallelo, dopo sessanta anni di belligeranza, di incomprensioni, di isolamento quasi assoluto dal mondo occidentale. Il 14 novembre, a Seoul, è iniziato uno storico incontro durato tre giorni tra i primi ministri delle due Coree: Han Duck-soo (Corea del Sud) e Kim Yong-il (Corea del Nord). Al centro del vertice - il primo da 15 anni tra i premier dei due Paesi - c’era l’attuazione degli accordi negoziali raggiunti a settembre a Pyongyang dai due capi di Stato, Roh Moo-hyun e Kim Jong-il. Tra i più importanti dossier sul tavolo c’erano la cogestione dell’area industriale nella città di Kaesong, l’istituzione di una zona comune di pesca sul confine marino occidentale, (conteso dai due Pesi e già teatro di dispute e scaramucce militari) e la creazione di una zona economica nei pressi del porto militare settentrionale di Haeju, che verrebbe così aperto agli scambi commerciali con il Sud. Secondo il calcolo fatto da economisti sudcoreani, gli investimenti in Corea del Nord - che comprendono anche la costruzione di cantieri navali, strade e infrastrutture ferroviarie - equivarrebbero a diversi milioni di dollari. Va ricordato che non tutti, nei due Paesi sono favorevoli alla riunificazione, tant’è che la visita del premier nordcoreano a Seoul è stata accompagnata da manifestazioni di protesta. «Oggi la Corea del Nord, con una rappresentanza diplomatica ad alto livello, ha avuto il suo primo contatto con la realtà economica della provincia Fermana grazie al Rotary Club di Fermo, che si è fatto promotore dell’iniziativa anche con una visita fra le più accreditate aziende calzaturiere, gradite ai diplomatici che si sono intrattenuti con dirigenti e maestranze, in prospettive di cooperazioni future, compiaciuti per la cortesia loro riservata dal Calzaturificio Gallucci di Monte Urano e dal Calzaturificio Giorgio Fabiani di Fermo», ha detto Massimo Urbani. In conclusione, il Presidente del Rotary Fermo Norberto Dionisi, ha sottolineato che il Club è strumento efficace per favorire occasioni di confronto fra le idee, fra esperienze di quanti si impegnano in attività lavorative proficue e per promuovere incontri su temi di interesse internazionale e gettare basi di dialogo da sviluppare in futuro fra persone interessate che il Rotary ha fatto conoscere. «Questa sera, ha aggiunto il Presidente, il Rotary ha gettato un ponte ideale lungo 15.000 Km. verso la Corea del Nord, non più lontana, se su questo ponte correranno interessi, idee, scambi di cooperazione e opportunità di lavoro e di ciò il Rotary International vuole essere il propositore.» All’evento hanno partecipato il Vice Ambasciatore della Corea del Nord in Italia, Signor Sochiamg Sik e il Console John Wong, i quali hanno risposto alle numerose domande di imprenditori presenti sulle tematiche di prospettive economiche future in quel paese ancora estraneo alla tecnologia diffusa e ai prodotti di massa. Gradita e qualificante la partecipazione per un saluto agli ospiti coreani, del sottosegretario per gli Affari regionali e le autonomie locali, On. Pietro Colonnella e dell’On. Pietro Paolo Menzietti, che hanno plaudito all’iniziativa e sottolineato l’importanza dell’incontro.

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