2012.03.25 – “La storia della matita” di Marzia Marchionni

Pubblicato il 25 Marzo 2012 da admin

 

Marzia Marchionni

Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò: "Stai scrivendo una cosa che è capitata a noi? E che magari parla di me. La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: "E' vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto. Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunchè di speciale.  "Ma è uguale a tutte le matite che ho visto nella mia vita!" Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo. "Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste  una Mano che guida i tuoi passi." "Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. E' un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita." Ecco perchè devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo  migliore. "Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato." Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la via migliore. "Quarta qualità: ciò che è realmente importante  nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa." Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te. "Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di  conseguenza, impegnati ad avere piena coscienza di ogni tua azione." (Anonimo). Non rileva chi l'ha scritto, ma cosa ha scritto.

Marzia Marchionni

 

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